Monologhi Check-in Hostel

1. Rosas (Rose)

 Chi sei? Chi sono?
La storia completa che non ha un finale.
Perché nella mia morte mi porto i tuoi ricordi.
Nonostante ci sediamo sul trono, siamo donne in un mondo di uomini.
Amica, mi piacerebbe raccontarti chi sono, però zitta sono più bella. Questo mi dicono.
Siamo uccelli in una gabbia di vetro.
Vediamo il mondo e al volerlo raggiungere ci scontriamo con la superbia e l'ipocrisia.
Chi ti ha raccontato che le rose sono solo rosse?
Io una volta le ho viste bianche, quando passeggiavo un pomeriggio con la libertà.
Più ti conosco e meno so di te.
Muoio dalla voglia di volerti ascoltare, però smetto di capire, perchè io so la verità.
Siamo stelle che cadono avvolte tra i gridi.
Chi sei? Chi sono?
La storia infinita che non ha un finale. 

2. Llave (Chiave)

Sento il sangue come bolle in me.

Come iniziano le storie d'amore?
Tutti ti ricordano lui. Tu eri una cassa di musica e lui la tua chiave.
Ti ricordi la canzone?
Adesso chi occupa il tuo cuore?
Una dipendenza per gli uomini per riempire questa cassa di vuoto.
L'acqua versata sulla sabbia del deserto, che scompare come la tua voglia di amare.
Quella chiave scomparve nel fondo dell'oceano e adesso solo ascolti quella canzone piangere.
Dimmi, come iniziano le storie d'amore?
Tutte le storie d'amore iniziano con un segreto ed una melodia.
Come te, anch'io ho conosciuto una persona, ed anche lei se ne andò.
Ti ricordi come batteva questo? Ascoltalo, ma in un ricordo.
Lo sento piangere, però non nascerà.
La gente non ascoltò che avevi bisogno di un semplice abbraccio e domani sarai un altro sguardo, un altro sospiro ed un fischio.
La perdita e la solitudine ti faranno arrendere.
Il silenzio e l'acqua avvelenata saranno la tua compagnia.
Cercando quella chiave che ti faccia riascoltare quella canzone che piange.  

3. Ruinas (Rovine)

Muoio dalla voglia di addormentarmi e stare in quel mondo che più desidero.
La odi, ti odia, però non si può vivere senz'acqua, senza sole.
I vostri sguardi cambiarono quando vi siete conosciute.
Siamo tutti una piccola fiala di veleno. Che versiamo quando più ci amano.
A lei, provoca ansia. Ed è rimasta sola.
Tu cambi come una tempesta e lanci fulmini che provocano distruzione.
Se n'è andata, però ritornerà.
Ti potrebbe aiutare, ma ti direbbe tutto ciò che la tua mente già dice.
Più odio che amore, però già lo sai. Già lo sa.
Siete state monumenti, ma le vostre guerre crearono rovine.
Rovine che spariranno oggi.
Farai un passo però ti lanceranno le ultime gocce di veleno.
Vivrete pensando cos'è che fece di sbagliato.
Vivrete in silenzio la disperazione del grido.
Una ferita smette di far male, ma lascia quella cicatrice che ricorda il dolore.
Perderete la fiducia nell'amore e la gente vi guarderà con pena credendo che il vostro silenzio vi uccida.
Vi guarderanno da lontano contemplando quello che siete state e quello che siete: Rovine. 

4. Invisible (Invisibile)

Sei la vista di tutti, però sei quel silenzio tra gli applausi.
Ti nascondi tra personaggi infiniti per sopravvivere tra i sussurri.
Dai tuoi sogni crearono un personaggio perduto.
Guarda come si scopre la sofferenza; con la disperazione dell'essere umano.
Ti hanno voluto creare per farti essere perfetto, però ti hanno trasformato in invisibile.
Si, sei la vista di tutti, però chi ti guarda?
Gridi al vento, però la sua risposta è uguale alla tua.
Ti sei trasformato in invisibile incluso per te.
Dimmi, chi ti piacerebbe essere?
A me raccontarono che la luna solo spunta di notte.
Però io l'ho vista in pieno giorno, quasi invisibile nel più azzurro del cielo.
Essere invisibile è un potere speciale che alla gente fa paura.
Non hai mai pianto perché scappi dal pianto.
Sarai tutto quello che la gente vede però non guarda.
Ti vorrai nascondere dalla notte, però in pieno giorno ti troverà la luna.
Continuerai a vivere nell'invisibilità fino a sparire. 

5. Existir (Esistere)

P: Ti guardo e mi sorprendo. Chi sei?
Rifletti in me quello che trovo nel freddo della notte.
Già ti conosco; ho provato a scappare da te.
Però mi chiami nel mezzo di un "servizio" e vorrei morire.
Appari nei miei sogni e lì è quando inizio a odiarmi.
Quando sono più bella è quando ho più paura. Perché si forma una fila di luci aspettandomi.
Mi odio per essere stata ingannata. Mi promisero quello che più volevo e tutto ciò se n'è andato perché ho conosciuto un uomo di merda.
Adesso vendo il mio corpo, obbligata, per recuperare un biglietto con destinazione: qualsiasi posto. Lontana da qui. Fuori da tutto.
V:È difficile?
P: Che cosa?
V: Fingere di stare bene.
S: Mi manca il mare; qui non c'è.
Mia mamma, che credeva in Dio, diceva che esistiamo perché qualcuno pensa a noi.
Per questo esiste il mare, perché ci penso.
Io non credo in Dio e non sono religiosa o cose del genere.
Però sì che ho pensato, che la cosa peggiore non sarebbe che ci fosse un'altra vita; la cosa peggiore sarebbe che ci fosse un'altra vita e che sia come questa.
V: Sempre sei stata più rumore che silenzio.
Vivi nascosta nell'allegria per il timore che ti vedano piangere.
Però qui dentro piove sempre.
A chi chiedi un abbraccio?
Com'è il mare?
Come sono le rose bianche? Ti ricordi?
Con ogni uomo lanci strilli nascosti, come se fosse un temporale in pieno agosto.
Tutti ti guardano per quello che sei: una donna.
Tutti ti guardano e sanno di te. Ma chi ti aiuta?
La tua paura si mostra ogni giorno.
Finirai nuda, in un'autostrada remota, morta. Lo sai. Lo sanno.
Adesso cammina verso l'oscurità, che arrivo.
 

6. Capire per ascoltare

... ascoltate  



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